Conduco laboratori di scrittura e di scrittura ad alta voce per bambini e ragazzi, in classe o fuori. Il mio approccio formativo si basa sul poter sperimentare il proprio mondo interiore e allenare quella parte di ispirazione personale che è alla base della nascita delle parole (che siano scritte o – in età prescolare e nei primi tempi della scuola elementare – soltanto orali), portando contemporaneamente spunti tecnici, forme e strutture attraverso la lettura di romanzi, albi illustrati, poesie.
Spesso la voglia di scrivere è come un fiume che rompe gli argini: cominciamo da un foglio bianco, ricco di tutte le nostre insicurezze, dove ogni parola sembra fuori posto. Per tracciare il primo segno, ho sempre con me molti libri. Leggo un brano ad alta voce, e ci chiediamo se anche a noi è successo, se anche noi possiamo cominciare a scavare in quello stesso punto dove quello scrittore ha già scavato. Chiedo ai bambini e ai ragazzi di essere liberi nei loro pensieri, di scrivere per se stessi, potendo scegliere anche di lasciare il proprio testo nel segreto. Ascoltando parole di altri e poi guardandosi dentro, spesso la voce che ci abita si fa strada, il foglio si riempie di parole, l’urgenza di raccontare qualcosa che per noi è importante sfida ogni diga. A volte no, e anche questo è parte del processo di scrittura.

Sentirsi gruppo, all’interno di un laboratorio di scrittura, è un modo per scoprire se stessi e gli altri, per stringere relazioni diverse, per far emergere e veder emergere pensieri che a volte non trovano altro modo per uscire allo scoperto, o – al tempo stesso – scoprire un nuovo modo per dar voce a ciò che pulsa dentro di noi.